La Gasgia : Cannobio : Politica

Intervento dei consiglieri Costanza e Verrua

A fine mandato amministrativo, vorremmo fare alcune considerazioni sulla gestione di questa maggioranza, partendo dal comportamento con le minoranze in Consiglio comunale.


Intervento dei consiglieri Costanza e Verrua
A fine mandato amministrativo, vorremmo fare alcune considerazioni sulla gestione di questa maggioranza, partendo dal comportamento con le minoranze in Consiglio comunale. Sin dal dibattito relativo al primo Bilancio di Previsione 2010, si è capito quale fosse la volontà politica della maggioranza, cioè non essere disponibili al confronto e al dialogo né con le minoranze in Consiglio comunale né, tanto meno, con la cittadinanza. Non avete neppure preso in considerazione il fatto che nel paese la vostra “maggioranza” è ed era una grande “minoranza”; per questo crediamo sia opportuno ricordarvi che dal voto dei cittadini di Cannobio avete, in realtà, avuto un consenso del 18%, perché la percentuale più alta è stata quella dell’assenteismo: 32,70% (dimostrazione del fallimento della politica dei partiti), che, con l’aggiunta del 2% di schede bianche, arriva al 35,70%. Le minoranze amministrative erano e sono il 38,50% e questo vi è stato fatto notare fin dall’inizio.
Quindi, sarebbe stato opportuno che aveste fatto la scelta politica di tenere un comportamento diverso con le minoranze e i cittadini, perché “solo attraverso dialogo e concertazione si possono arrivare a cogliere tutte quelle opportunità che si incontreranno nel corso dei prossimi anni”.
Notare che questa frase l’avete inserita nella dichiarazione di intenti del vostro primo Bilancio di Previsione 2010. Peccato che dal vostro insediamento abbiate avuto subito un atteggiamento indisponente e di supponenza.
I fatti dimostrano quanto detto.
Verifichiamo, ad esempio, come ha lavorato, o meglio, come avete voluto lavorasse la Commissione Gestionale.
Si è riunita la prima volta per l’insediamento e, alla domanda su quali fossero i compiti della Commissione, il presidente Ignazio Littera non ha saputo o voluto rispondere.
La seconda volta è stato per discutere due punti:
1) Revisione organizzazione RSU con metodologia di raccolta con sacco conforme. Ha relazionato il sindaco, aggiungendo che la questione avrebbe dovuto essere approfondita, ma non c’è stata una ulteriore convocazione.
2) Capitolato appalto manutenzione del verde pubblico. Convinto di discutere il problema, ho fatto delle proposte, chiaramente respinte, perché tutto era già deciso e non c’era tempo da perdere; infatti, dopo tre giorni, la Giunta delibera (n.188 del 26-11-2009) le modalità di appalto del verde pubblico dal 2010 al 2013. Il 27-11-2009, con determina n.141, il settore Gestione del Territorio, Ufficio edilizia Pubblica, provvede, quindi, a indire la gara a procedura negoziata senza pubblicazione di bando con approvazione di lettera d’invito ed elenco delle ditte: un appalto di 450.000 Euro a base d’asta! Questo metodo di appalto ha prodotto solo 0,5% di sconto e raddoppiato il costo dei precedenti tre anni.
Ci limitiamo a questi esempi, ma le modalità sono sempre state le stesse: comunicare quanto già deciso, aspettando solo l’approvazione, mentre la minoranza voleva discutere insieme i problemi e non dire semplicemente signorsì. Non avendo l’approvazione della minoranza a scatola chiusa, la Commissione non è più stata riunita.
Anche nei Consigli comunali non si è mai potuto veramente discutere: nell’o.d.g. sono sempre state inserite solo le trattande che devono esserci per legge e quelle per cui il sindaco voleva un consenso; non è mai stato presentato alcun progetto di opere pubbliche, neppure per presa visione. Sappiamo bene che la legge dà la facoltà ai sindaci di fare e disfare, dando loro un potere simile a quello di un podestà; ma questo, se attuato, uccide quella dialettica democratica tra maggioranza, minoranza e popolazione. Infatti, forniture e appalti vengono quasi tutti gestiti con affidamenti in economia e affidamenti diretti, ovvero a discrezione del Sindaco.
Purtroppo dobbiamo ricordarvi che la pagina peggiore della vostra gestione l’avete scritta quando avete respinto nel Consiglio comunale del 09-09-2010 un o.d.g. delle minoranze con cui si chiedeva di istituire una Commissione consiliare per il miglioramento del Servizio Raccolta Rifiuti Solidi Urbani.
Abbiamo voluto puntualizzare questo non per spirito di polemica, ma per ricordare che in questa occasione la maggioranza, votando compatta, ha respinto un semplice desiderio di collaborazione che voleva risolvere un problema che ancora esiste.
Purtroppo, la netta chiusura nei confronti della volontà di collaborare, discutere e confrontarsi, scavalcando le elementari norme della democrazia, ha prodotto una profonda lacerazione in questo consiglio. Questa è la responsabilità che i consiglieri di maggioranza si sono assunti e, ci domandiamo, per che cosa: volontà di potere o altro?
Anche la voce dei consiglieri di maggioranza si è sentita ben poco. Capiamo che la capacità di chiacchierare e di esporre del Sindaco sia indiscussa come il suo dinamismo, volto più, secondo noi, a fini elettoralistici che a ricercare la discussione su scelte e proposte. Inoltre, come già detto, la legge ha dato poteri ai sindaci rendendoli dei podestà e ciò ha ucciso la voglia di discutere e partecipare, annullando il dibattito democratico, ma senza sviluppare, come si credeva, l’efficientismo.
Purtroppo, quando decide una sola persona, si possono fare scelte sbagliate e la vostra gestione amministrativa è partita proprio con una scelta sbagliata, voluta per favorire i privati.
Avete perso la grande opportunità di acquistare il complesso delle Suore Orsoline, un’area, i cui volumi potevano essere utilizzati, in molti modi, per la popolazione. Voi avete preferito lasciare quest’area, che costituiva un’occasione unica sia dal punto di vista economico che da quello strategico per il centro storico, a un gruppo di privati. E non dite che era una questione finanziaria, perché sono state fatte alcune scelte di dubbia utilità o necessità. Ne elenchiamo alcune.
La rotonda di Traffiume: si poteva sistemare la viabilità con costo minore e in modo più funzionale. Costo, al 29-03-14: 205,700,00 Euro; non si sa quanto a fine lavori.
Parasio: era così urgente una ristrutturazione tanto discutibile senza consultare né la Commissione storica né chi ne ha fatto oggetto di studio, senza dibattere, senza discutere con nessuno? Costo, al 29-03-14, 824.150,00 Euro; non crediamo sia finita. Per non dire che l’intervento ha anche portato una spesa per l’arredo di 4.986,00 Euro (due banconi), di 2.140,00 Euro (fornitura e posa arredamento) e di 478.443,00 Euro (fornitura e arredi); crediamo e speriamo che in quest’ultima cifra ci sia un errore!
La pista ciclabile Amore-Acqua Carlina non ci sembra una gran priorità e non completa un anello. Costo, al 29-03-14, 375.000,00 Euro; inoltre, se non si faranno le manutenzioni adeguate, il bosco se ne rimpadronirà presto.
Copertura tennis: se queste sono le priorità vuol dire che Cannobio scoppia di salute economica. Nessun commento sulla decisione delle Belle Arti riguardo l’inserimento ambientale e urbanistico. Costo, al 29-03-14, 100.000 Euro; e quanto costa la gestione e gli interventi degli operai del Comune?
Totale: 1.504.850 Euro, non ancora al consuntivo.
Pensiamo che queste opere potessero aspettare e che i soldi costituissero una bella fetta per l’acquisto dell’area Suore Orsoline e in più vi è un elenco, che non stiamo a fare, di interventi e scelte per decine di migliaia di Euro che potevano contribuire.
Abbiamo parlato di questo per rammentare che l’operazione a favore di privati nel caso dell’area Suore Orsoline è solo una delle tante: in questa ottica, speriamo che i Cannobiesi non si vedranno portare via l’acqua della Fonte Carlina, perché vi sono buone premesse: le vostre dichiarazioni riguardo all’incanalare l’acqua per utilizzarla a scopi terapeutici in una struttura privata; l’adesione del Comune di Cannobio ai Comuni termali. Il rischio potrebbe essere quello di prosciugare la fonte originaria e, allora, sarebbe consentito ai cittadini di rifornirsi a una fonte che si trova in una struttura privata?
Altra operazione a favore di privati, è stata la “demolizione” della “Pro Cannobio” a favore della “Cannobio for you”, che è una associazione privata di albergatori, a cui sono stati dati circa 100.000 Euro annui da parte del Comune e, vorremmo chiedere, se da utilizzare a discrezione del presidente. Sicuramente la “Pro Cannobio” doveva essere reimpostata, ma rappresentava tutta la comunità.
A conclusione del mio intervento e del mio mandato, tengo a ribadire il rammarico e l’amarezza lasciatimi da questa maggioranza per l’atteggiamento, per le scelte politiche e per quelle delle opere pubbliche imposte con sufficienza e prosopopea, per non dire con l’arroganza del potere.

Gualtiero Costanza
Bruno Verrua



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